Le proteine del siero di latte provengono dal sottoprodotto liquido della produzione del formaggio.
Il latte è composto da due proteine: caseina e siero di latte.
Durante il processo di produzione del formaggio, dopo aver filtrato la cagliata, il liquido rimanente è il prezioso siero di latte, con cui viene fatta anche la ricotta.
Per circa mezzo chilo di formaggio si possono ottenere 4 chili di siero di latte!
⬇️ Ecco il processo di come viene prodotta la sacra polvere ⬇️
- 🐄 Nel caseificio le mucche producono il latte.
- 🥛 Il latte viene quindi refrigerato e spedito ai produttori di formaggio.
- 🛢 Quando il latte arriva all’impianto di produzione del formaggio, viene rapidamente riscaldato (pastorizzato) per rimuovere eventuali agenti patogeni e batteri.
- 🧪 Da lì, viene introdotto agli enzimi che separano il siero di latte (liquido) dalla caseina (solidi).
- 🧀 La caseina viene quindi utilizzata per la produzione di formaggio e il siero di latte va in un impianto di produzione.
- 💦 Lì, il siero di latte liquido viene filtrato per rimuovere grassi e carboidrati (lattosio), diventando concentrato di proteine del siero di latte.
- 💨 E infine, il concentrato di siero di latte liquido viene essiccato a spruzzo con aria calda e fredda per diventare una polvere.
- 🛍 La polvere proteica viene miscelata con aromi, dolcificanti, vitamine, enzimi digestivi, ecc., prima di essere pesata e confezionata in contenitori pronti per la spedizione.
Tipi di proteine del siero di latte
Le proteine del siero di latte sono disponibili in commercio in tre tipi principali:
1) Concentrato di proteine del siero di latte (WPC):
WPC utilizza un processo economico ed efficace per ottenere un integratore proteico facilmente utilizzabile. Il WPC prende vita come una soluzione liquida rimasta dalla produzione del formaggio, contenente proteine del siero di latte, caseina, carboidrati (lattosio) e grassi. Le molecole proteiche vengono estratte o concentrate da questa miscela attraverso una serie di filtri. Il trattamento termico non viene normalmente utilizzato, lasciando intatte le preziose molecole proteiche. Alcuni carboidrati e grassi rimangono, rendendo la polvere facile da miscelare in prodotti commerciali. Il contenuto proteico risulta così inferiore a quello del WPI (isolate).
I marchi WPC contengono circa tra il 60% e l’80% di proteine.
2) Whey Protein Isolate (WPI):
I prodotti WPI sono realizzati perfezionando ulteriormente le molecole di proteine del siero di latte. Utilizzando la tecnica della micro-filtrazione, ultra-filtrazione e il trattamento termico rimuove la maggior parte di lattosio e grassi residui rendendo la polvere molto più concentrata di sole proteine.
I marchi WPC contengono circa tra l’80% e il 90% di proteine.
3) Idrolizzato proteico di siero di latte (WPH):
WPH utilizza Whey Protein Isolate e aggiunge ulteriori enzimi per digerire parzialmente le molecole proteiche prima di concentrarle in polvere. Questo rende le proteine più bio-disponibili e velocemente digeribili per le persone con problemi digestivi e intolleranza al lattosio. La maggior parte delle WPH commercialmente prodotte sono molto costose e vengono anche utilizzate in alimenti per l’infanzia e prodotti proteici di natura medica.
Quali sono le migliori?
Se si hanno problemi con il lattosio, vi consiglio le whey isolate, se no potete andare tranquilli sulle concentrate e risparmiare perché la materia prima è la stessa e gli amminoacidi che ne verranno scomposti saranno gli stessi.
Le idrolizzate le consiglio solo ad atleti che fanno doppie sessioni ed hanno bisogno di una migliore e veloce assimilazione proteica tra le sessioni, per allenarsi sempre senza incombere in fastidi digestivi soprattutto durante le gare; sono più nutrienti e complete rispetto i classici amminoacidi essenziali ma il costo è davvero eccessivo per quello che valgono.